Nel cuore della Riviera dei Cedri, ad Acquappesa in provincia di Cosenza, sorge lo Scoglio della Regina, un faraglione di circa 20 metri che unisce natura e mito. Questo imponente monolite, oggi completamente circondato dal mare Tirreno, rappresenta uno dei luoghi più iconici della costa calabrese. La sua forma imponente, le acque cristalline che lo circondano e il legame con la leggenda medievale di Isabella di Francia lo rendono una meta suggestiva per chi cerca esperienze autentiche in Calabria.
Visitare lo Scoglio della Regina significa immergersi in un paesaggio mediterraneo fatto di sabbia grigia e ciottoli, accompagnato dal profumo del mare e dal fascino delle vicine Terme Luigiane, famose per le sorgenti sulfuree. È una tappa perfetta per chi ama la fotografia al tramonto, lo snorkeling leggero e le soste rigeneranti lungo la costa.
Lo Scoglio della Regina non è solo un faraglione scenografico, ma un vero e proprio tassello della memoria collettiva calabrese. In passato conosciuto come Petra Majura nel dialetto cosentino, si trovava quasi attaccato alla spiaggia: le fotografie d’epoca mostrano lo scoglio utilizzato come riparo naturale persino da automobili parcheggiate all’ombra. Oggi, a causa dell’erosione costiera e delle mareggiate, è distaccato dalla riva di alcune decine di metri e protetto da massi artificiali che ne preservano la stabilità.
Il nome e la fama del luogo derivano dalla leggenda di Isabella di Francia, moglie di Edoardo II d’Inghilterra, che durante un viaggio via mare fu sorpresa da una tempesta proprio davanti a queste coste. La regina trovò rifugio nello scoglio e rimase incantata dalla bellezza del paesaggio. Scoprì così le acque calde e sulfuree del fiume Bagni, che sgorgano dalle colline delle attuali Terme Luigiane. Secondo la tradizione, immergendosi più volte in queste sorgenti, la regina riuscì finalmente a concepire un erede, e per questo il masso venne ricordato come “della Regina”.
La leggenda ha varie versioni: alcune parlano di un viaggio verso l’Oriente, altre della ricerca di rimedi contro la sterilità. In ogni caso, tutte le narrazioni ruotano attorno al connubio fra acqua, fertilità e buon auspicio. Questo intreccio di mito e realtà rende lo Scoglio della Regina un simbolo identitario della Riviera dei Cedri, capace di attrarre viaggiatori non solo per il paesaggio naturale ma anche per il patrimonio immateriale che rappresenta.
Chi visita oggi lo scoglio non trova soltanto un faraglione imponente, ma una sorta di “archivio vivente” della costa: un monumento naturale che racconta l’evoluzione del litorale tirrenico, le trasformazioni dovute al tempo e la resilienza delle comunità locali che lo hanno sempre considerato parte della loro storia. Una sosta qui permette di connettersi con le radici della Calabria, tra mito medievale e natura selvaggia.